La storia incomincia con Niccolò III d'Este, signore di Ferrara. Sono i primi decenni del Quattrocento.
In città e nel contado circola questa poesiola: Di qua e di là dal Po, son tutti figli di Niccolò. E lo descrivono come il gallo di Ferrara. Alla fine della sua vita si mormorerà che abbia avuto ottocento amanti, oltre a tre regolari mogli.
La sua amante favorita è Stella de' Tolomei, che gli ha dato tre figli. Il più grande si chiama Ugo. Ugo è il maggiore di tutti i numerosi figli del marchese ed è stato legittimato, quindi è destinato a succedere al padre.
Morta la sua prima moglie, nel 1418 il trentacinquenne Niccolò sposa Parisina Malatesta, che ha quattordici anni.
Parisina è la figlia di Andrea Malatesta, signore di Cesena. Nasce nell'autunno del 1404. Ha solo pochi giorni quando perde la madre, avvelenata dal proprio padre Cecco Ordelaffi. In realtà la bambina ha nome Laura, ma tutti la chiamano Parisina.
Quando Parisina ha dodici anni muore improvvisamente suo padre e lei viene mandata a Rimini presso lo zio Carlo Malatesta. Qui viene curata la sua educazione. Non le mancano maestri di latino e di francese, di letteratura e di galateo, di arpa, di equitazione e di caccia.
Per il consolidamento dell'alleanza fra le due signorie, viene deciso il matrimonio di Parisina con Niccolò, da poco rimasto vedovo.
Al suo arrivo a Ferrara la giovanissima sposa trova che infierisce la peste. Non viene in nessun modo festeggiata ma rinchiusa nel Castello. Anche qui l'accoglienza non è delle migliori: ci vivono vari figli naturali del marito fra i quali Ugo, che ha un anno meno di lei. I rapporti con lui sono molto tesi. Il ragazzo non perdona a Niccolò di non avere invece sposato sua madre, e teme che Parisina possa dare eredi legittimi al marchese.
Un anno dopo Parisina ha due gemelle. Lucia e Ginevra. Parisina non è fortunata con il figlio maschio Alberto, nato due anni più tardi, che morirà a pochi mesi.
Nel 1424 la ventenne Parisina esprime il desiderio di recarsi a Ravenna a visitare i parenti presso cui ha vissuto tanti anni. Il marito si dichiara d'accordo, ma che Ugo la scorti nel viaggio.
È in questa occasione che i due giovani si innamorano e diventano amanti.
La relazione prosegue di nascosto anche dopo il ritorno a Ferrara. I due si incontrano nella Villa di Fossadalbero e anche nel Castello in città.
Niccolò non ha sospetti.Ma un giorno una cameriera al corrente della situazione lo informa. Incredulo e furente il marchese fa praticare un foro nell'impiantito della camera sopra quella di Parisina. Si apposta con un testimone e ha la conferma dell'adulterio.
I due vengono arrestati e segregati in celle distinte in una prigione nei sotterranei del Castello.
Ugo si dichiara pentito, Parisina si addossa tutta la colpa, in tanti rivolgono suppliche, ma tutto è inutile.
I due amanti vengono decapitati la notte del 21 maggio del 1425 e frettolosamente sepolti al mattino seguente nel giardino di una chiesa.
Due anni più tardi Niccolò si sposa per la terza volta.
La storia di Ugo e Parisina ha ispirato molti scrittori, fra cui Matteo Bandello, George Byron, Gabriele D'Annunzio e musicisti come Donizetti e Mascagni
Fine della storia di Ugo e Parisina
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