C'è stato anche qualcuno che della pazzia ha fatto l'elogio.
Infatti 'Elogio della pazzia' è il titolo di una satira scritta nel 1508 dall'umanista Erasmo da Rotterdam.
La Pazzia in persona si presenta davanti a una grande assemblea di tutte le nazioni, le classi sociali e le età e annuncia di voler fare l'elogio di se stessa, perché nessun altro lo fa. Ma lei è la dea al cui trionfo tutti contribuiscono.
E dice:
Io, io sola ho il dono di rallegrare gli dèi e i mortali e li libero dagli affanni. Non appena mi sono presentata a parlare a questa numerosa assemblea, di colpo tutti i volti si sono illuminati di non so quale insolita allegria. D'improvviso le vostre fronti si sono spianate e mi avete applaudita con una risata così lieta e amichevole......
Essa dimostra i suoi meriti verso l'umanità passando in rassegna tutti i presenti e lodando in ciascuno di essi ciò che invece dovrebbe essere biasimato. Dimostra così la sua onnipotenza alle radici della vita, nell'amore, nell'amicizia, nella guerra, nell'arte e in tutte le attività umane.
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