Fin dai tempi più antichi si credeva che esistessero fontane miracolose.
A Dodona, in Epiro, vi era una fonte che spegneva le fiaccole accese, normale, ma accendeva anche quelle spente.
La fonte di Colofonia invece aveva la virtù di far pronunciare oracoli a chi beveva la sua acqua mentre quella di Aganippe faceva prevedere il proprio futuro.
La fonte Castalia a Delfi, incisione di E. Dodwell, 1805
A Delfi vi era la fonte Castalia che offriva ispirazione ed estro poetico.
La fonte Clitore aveva la capacità di trasformare in astemio il peggiore ubriacone.
Sull’Elicona si trovava la fonte Ippocrene, scaturita da un colpo di zoccolo che il divino cavallo alato Pegaso aveva dato alla roccia nell’udire il canto melodioso delle Muse che abitavano su quel monte. Anch’essa ispirava i poeti.
Vicino a Corinto la fonte Pirene era formata dalle lacrime di una ninfa che piangeva per la morte di suo figlio. Proprio mentre si abbeverava a quella fonte, Pegaso fu preso da Bellerofonte e iniziarono le loro avventure.
Bellerofonte e Pegaso che beve alla fonte Pirene, rilievo romano, Palazzo Spada, Roma
Comments powered by CComment