Lo conosciamo il nome del cavallo di Garibaldi? Sì. Era una femmina di colore grigio chiaro, quasi bianco, e si chiamava Marsala. Gliela aveva regalata nel 1860 un nobile siciliano dopo lo sbarco dei Mille in quella località.
Il generale, secondo molti racconti, curava l'animale con mezzo secchio di marsala ogni volta che la bestia non appariva in buone condizioni di salute.
Quando il generale si ritirò a Caprera la cavalla lo seguì. Morì il 5 settembre del 1876 all'età di trent'anni e fu sepolta accanto alla tomba di Garibaldi
Questa è la tomba di Marsala a Caprera.
Giovanni Pascoli aveva un cane, Gulì.
Lo vediamo in due disegni fatti dallo stesso poeta, e sentiamo anche qualche frase che lo riguarda.
Da una poesia
.... ch'io veda il cipresso
là, solo,
qui, solo quest'orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.
Da uno scritto, il giorno della morte di Gulì, 1910
'Io non credevo di averne a provare così grande dolore! Ora Gulì dorme nel più bel posto del nostro boschetto, tra odorosi allori, cullato dal canto rotondo e pieno delle capinere.'
A Eschilo, sommo poeta tragico greco, un oracolo aveva predetto che sarebbe morto ucciso da una freccia scagliata dal cielo.
Un giorno che il vecchio, aveva circa settant'anni, se ne stava tranquillamente seduto al sole, un'aquila lasciò cadere sulla sua testa calva una grossa tartaruga che stava trasportando al nido. Era pesante e le era sfuggita dagli artigli.
A causa del terribile colpo che ricevette, il poeta stramazzò a terra morto. Era il 456 a.C.
L'oracolo si era avverato.
Del serpente che tentò Eva nell'Eden conosciamo le esatte parole che pronunciò, le troviamo nelle prime pagine della Bibbia:
'In qualunque giorno voi mangerete di questo frutto si apriranno i vostri occhi e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male'
Qui vediamo il pugile Mike Tyson con la sua tigre Storm. La tenne per qualche tempo ma poi dovette cederla ad un circo. 'Mi costava troppo, 4.000 dollari al mese'.
Anche Elvis Presley cedette il suo piccolo canguro ad uno zoo. 'Non era poi così divertente come pensavo quando l'ho preso', commentò poi.
Nel 1956 il cantante regalò a sua madre Gladys un delizioso cagnolino bianco, che si chiamava Sweet Pea. Quando la mamma morì, lo prese con sé.
Anche se Napoleone aveva 130 cavalli per suo uso personale, il suo preferito era sicuramente un piccolo stallone bianco arabo, a cui era stato dato il nome di Marengo. Lo montava volentieri perché era un di taglia modesta e faceva sembrare più imponente la figura di chi lo cavalcava.
Durante la disastrosa battaglia di Waterloo Napoleone era in sella a Marengo. Alla fine il cavallo fu catturato dagli inglesi vincitori e fu portato in Inghilterra come trofeo di guerra.
Il vincitore di Waterloo, il Duca di Wellington, cavalcava invece Copenhagen, uno stallone color nocciola.
Si racconta che, alla fine della battaglia, il cavallo si imbizzarrì e cercò di disarcionare il duca. Copenhagen morì a 28 anni nella grande tenuta inglese del suo padrone.
Ebbe un funerale con gli onori militari.
Per 18 anni, dal 1988 al 2006 (quando è morto) Max the Star, maiale di una razza vietnamita, ha vissuto nella villa di George Clooney, trattato come uno di famiglia.
L'attore ricorda quanto Max facesse paura al postino o a chiunque suonasse al campanello!
Nel 1959 l'attrice Audrey Hepburn lavorava in un film dove c'era una piccola cerbiatta che doveva mostrarsi molto affezionata a lei. Il regista propose perciò che se la portasse a casa per qualche tempo. Il cane di Audrey, di nome Mister Famous si mostrò subito geloso, poi ci si abituò.
Pippin, così si chiamava la cerbiatta, seguiva Audrey dappertutto, le piaceva particolarmente andare al supermercato.
Astorcone era il cavallo di Giulio Cesare. Ecco la descrizione che ne fa lo storico Svetonio:
'Un cavallo straordinario, che aveva piedi quasi umani, con le unghie fesse in forma di dita. Gli aruspici avevano predetto che avrebbe dato al suo padrone l'impero di tutta la terra. Dopo tale profezia, Cesare lo fece nutrire con grande cura e fu il primo a montarlo e non tollerava che altri lo cavalcassero. Dopo la sua morte ne fece innalzare la statua davanti al tempio di Venere Genitrice'.
Fu quindi Astorcone a fargli passare il Rubicone.
Questa statuetta rapprenta Carlomagno in sella a Tencendur.
Il cavallo del paladino Orlando si chiamava Vegliantino. Ed era veloce e fidato.
Le due cavalle di Ramsete II avevano nome Vittoria e Noura. Ecco le parole del farone in persona: Sono esse che io tenevo con le briglie quando mi trovai solo in mezzo al nemico fremente nella battaglia contro gli Assiri. Vincemmo. Perciò venga ad esse servito il grano......
George Washington aveva un cavallo di nome Nelson.
Un inglese, John Hunter, che lo visitò nel 1785 così lo descrisse: Nelle stalle, fra gli altri suoi magnifici cavalli, ho visto il vecchio Nelson, ormai di 22 anni, che il Generale ha montato quasi sempre durante la guerra.
Omero ci racconta che, quando Ulisse tornò a Itaca dopo vent'anni, il suo cane Argo lo riconobbe, mosse la coda e morì, felice. Ulisse si asciugò una lacrima.
L'eroe nazionale spagnolo, il Cid Campeador, che visse alla fine del XII secolo, montava Babieca (che vuole dire idiota, babbeo!). Il cavallo sopravvisse due anni al suo padrone ma non permise più a nessuno di montarlo.
Bucefalo era il nome dell'amatissimo cavallo di Alessandro Magno da lui domato quando era ancora un ragazzo. Lo cavalcò in ogni battaglia e quando morì diede il suo nome a una città appena fondata.
È passato alla storia anche il suo cane. Lo storico Plutarco racconta che si chiamava Peritas. Lo aveva preso da cucciolo e lo teneva sempre con sé. Quando il cane morì, Alessandro fondò un'altra città sulla riva sinistra del fiume Idaspe e la chiamò Peritas.
Elisabetta II è fotografata nel giorno in cui compiva 84 anni con i suoi corgi (razza canina del gruppo pastori e bovari originaria del Galles)
Nella foto ne appaiono due, ma la regina in realtà ne ha dieci, tutti discendenti da Susan, la corgi che le fu regalata al suo diciottesimo compleanno.
Qui a fianco vediamo Vittoria, la futura regina d'Inghilterra, con il suo cane in un acquerello di Westall.
Scrisse nel suo diario che appena dopo essere stata incoronata, aveva solo diciotto anni, rientrò al palazzo e fece il bagno al suo Dash.
Incitatus era l'amato cavallo dell'imperatore romano Caligola
Ecco il racconto dello storico Svetonio:
Caligola regalò al cavallo una scuderia di marmo, una mangiatoia d'avorio, calzari di porpora e ornamenti gemmati. Lo invitava alla sua tavola e lo faceva bere a una tazza d'oro. Il cavallo aveva a disposizione alcuni schiavi che lo servivano. Perché il riposo dell'animale non fosse turbato, i soldati imponevano silenzio assoluto in tutta la zona vicina. Pare che l'imperatore abbia avuto persino l'intenzione di nominarlo senatore o console.
Sigmund Freud adorava i cani e ne ebbe parecchi. Intorno al 1930 gliene morì uno sotto un treno. La sua disperazione fu così grande che si consolò soltanto quando gli fu regalata Jofi, la sorella del cane morto.
Jofi era la sua compagna inseparabile: 'Le due cose di cui sento maggiormente la mancanza, quando non le ho, sono Jofi e il mio sigaro' era solito dire.
Era il 390 a.C.
Da tempo Roma era assediata dai Galli. Il cibo era molto scarso e tutti gli animali erano stati mangiati, tranne le oche sacre a Giunone che vivevano presso il tempio della dea sul Campidoglio.
Una notte le oche cominciarono a starnazzare. I soldati si svegliarono e si resero conto che i Galli stavano scalando la rocca. Grazie all'allarme i Galli furono respinti e sconfitti.
Paul McCartney con Martha nel 1967. È lei che ha ispirato la canzone Martha My Dear, apparsa l'anno seguente nel White Album dei Beatles.
Il gatto di John Lennon invece si chiamava Elvis.
Isaac Newton (1642-1727), doveva amare gli animali, perché aveva un cane, anzi una cagnetta, e una gatta.
La cagnetta si chiamava Diamond, Diamante, ed era molto vecchia e quasi cieca per via di una cateratta. Le piaceva stare sulla scrivania mentre il suo padrone lavorava, ma una sera, sfortunatamente, urtò una candela accesa e molte carte preziose presero fuoco.
Il piccolo incendio fu presto domato, ma Isaac Newton bonariamente sgridò la sua cagnetta con questa frase, passata alla storia:
'Oh Diamond, Diamond! Thou little knowest the damage thou hast done.' (Poco conosci il guaio che hai combinato)
La gatta invece lo portò a inventare la gattaiola (cat-flap) La bestiola che gli teneva compagnia nello studio, ogni tanto chiedeva di uscire e questo lo distraeva. Lo scienziato pensò allora di praticare una piccola apertura nella porta....
Luigi Galvani, medico e fisico bolognese, visse nel '700. E' famoso in particolare per le sue osservazioni sulle rane che portarono poi Alessandro Volta all'invenzione della pila elettrica.
Un giorno una signora vicina di casa del Galvani era stata colta da un raffreddore piuttosto forte e il medico le aveva prescritto un brodo di rane. La cuoca di Galvani, che era pratica di questa ricetta, si offrì di preparargliela. Spelò le rane e le mise su una tavola vicino alla quale vi era una macchina elettrica del padrone. Quando questa si scaricò, anche le rane si scossero, con grande spavento della cuoca. La donna corse a chiamare il Galvani, che ripeté l'eperimento e così gli capitò di fare la sua famosa scoperta.
Leda fu amata da Zeus sotto forma di cigno. Ma Leda aveva anche un marito umano. Nacquero da uova due coppie di gemelli. Due maschi, Castore e Polluce e due femmine, Elena e Clitennestra
Polluce ed Elena erano figli di Zeus, Castore e Clitennestra, di Tindaro
E fu proprio Elena la causa della guerra di Troia, che terminò dopo dieci anni di combattimenti, per mezzo di un cavallo. Questa volta non si tratta di un cavallo vero ma, come tutti sanno, di legno.
Abbiamo anche il nome di un cavallo molto speciale, quello che Maometto cavalcò nel suo viaggio da Gerusalemme al cielo.
Si chiamava Buraq. Era grande e bianco e aveva la faccia di una donna. Qualcuno dice che avesse la coda di pavone.
Era l'inizio del 7° secolo.
Maometto amava i gatti e il suo preferito si chiamava Hurairah.
Una volta il gatto si era addormentato sul suo braccio. Il profeta si doveva alzare e, per non svegliare l'amato animale, si tagliò la manica dell'abito.
Nella notte del suo ventinovesimo compleanno Siddartha Gautama, il Buddha, abbandonò il palazzo paterno nella notte in sella al suo cavallo Kanthaka.
Era l'anno 534 aC.
La Bibbia (Numeri, 22-23) racconta che......
il re dei Moabiti, Balac, vedendo che gli Ebrei avevano sottomesso molti popoli e temendo la loro potenza, mandò a chiamare Balaam, celebre indovino, perché maledicesse questi nuovi invasori. L'indovino all'inizio si rifiutò, ma dietro nuovo invito e più vistose promesse, si lasciò convincere.
Per la strada, mentre cavalcava la sua asina, gli si fece incontro l'angelo del Signore per fermarlo. L'angelo era però veduto solo dalla bestia che, spaventata, si mise di traverso e non si voleva muovere.
Balaam allora cominciò a batterla e il povero animale aprì la bocca e disse:
Che ti ho fatto io, da percuotermi? Non sono io la tua bestia sulla quale sei stato sempre solito di cavalcare fino ad oggi? Ti ho mai fatto una cosa simile?'
'Mai!' rispose Balaam.
Subito il Signore aperse gli occhi a Balaam, che vide l'angelo con la spada sguainata.
E l'angelo disse: 'Io sono venuto per oppormi a te, perché la tua via è perversa.'
Il racconto prosegue e termina con Balaam che, arrivato in vista dell'accampamento degli ebrei, offre un sacrificio e li colma di benedizioni.
Qui a sinistra un autoritratto del pittore William Hogarth (18° sec.) con il suo cane Trump (che significa atout, briscola).
L'imperatore Carlo V era talmente affezionato al suo cane che chiese al grande Tiziano di ritrarlo insieme a lui.
Sant' Egidio (il suo nome francese è Gilles) fu uno dei santi più venerati nel medioevo. Visse fra il 7° e l'8° secolo e fondò un monastero benedettino attorno a cui sorse la città di Saint-Gilles. Per un certo periodo della sua vita, Egidio si ritirò eremita in una foresta presso Nîmes.
Un giorno si presentò a lui una cerva ferita da un cacciatore. Il santo estrasse la freccia e curò l'animale con tanto amore che la cerva tornò a lui ogni giorno, si lasciava mungere e il santo così poteva nutrirsi di quel latte.
Siamo nel 218 aC.
Annibale attraversa le Alpi a dorso d'elefante e si dirige verso Roma
Poro era un principe indiano e il suo dominio era estesissimo. Nel 326 a.C. dovette fronteggiare un invasore dall'occidente. Un invasore che si chiamava Alessandro e che aveva iniziato la sua conquista dalla lontanissima Macedonia. Mentre Alessandro combatteva sul suo cavallo, Poro combatteva sul suo elefante.
Lo stesso Alessandro, nelle sue lettere racconta che......
Poro era alto come un gigante ed era proporzionato all'elefante come noi lo siamo ai cavalli. Il suo elefante era di eccezionale intelligenza e cura nei riguardi del re. Quando si accorse che Poro era stato colpito più volte e stava per venir meno l'elefante si piegò sulle ginocchia e con la proboscide, dolcemente, prese i giavellotti che lo trafiggevano e ad uno ad uno glieli tolse dal corpo.
Quando Poro gli fu portato prigioniero, Alessandro, che aveva ammirato il suo coraggio durante la battaglia, gli lasciò il regno, aggiunse anzi altre terre e divenne suo amico.
Pablo Picasso con il suo Kasbec
In questa scultura, che si può vedere in una piazza di Chicago, si dice che Picasso lo abbia rappresentato: muso sottile, lunghe orecchie....
San Girolamo, nativo di Aquileia, è un Padre della Chiesa. Egli visse nel 4°-5° secolo e tradusse l' Antico Testamento dall'ebraico in latino.
Un giorno si presentò a lui un leone zoppicante, che aveva una grossa spina in una zampa. Il santo gliela estrasse e lo curò amorevolmente.
Il leone non se ne andò più via, ma rimase fedele a fare la guardia agli averi del santo. Difese il suo asino quando dei ladri cercarono di rubarlo. Si racconta che scapparono a gambe levate quando capirono chi era il guardiano!
Marilyn Monroe con Mafia, regalo di Frank Sinatra.
'Gli voglio bene, perché quando parlo con lui mi ascolta e non mi dice di chiudere il becco!'
La Bibbia racconta che Giona venne comandato da Dio di recarsi a Ninive, abitata da uomini cattivi, per redimerli.
Ma lui, impaurito, disubbidì e fuggì su una nave. Venne una tempesta, la nave stava per affondare. Giona allora ritrovò il coraggio e confessò ai marinai di esserne lui la causa per l'ira di Dio e chiese di esser gettato in mare.
Giunse subito un grande pesce che lo inghiottì. Il profeta rimane tre giorni nel ventre del pesce, che poi lo vomitò su una spiaggia.
A questo punto il lieto fine: Giona si recò a Ninive e compì la missione comandata da Dio.
T. E. Lawrence, detto Lawrence d'Arabia
Archeologo, orientalista, agente del servizio segreto britannico, scrittore.
Qui è fotografato con Jedha 'un animale splendido, la più bella cammella dell'Arabia!' (circa 1925)
Il lupo di Gubbio
Dal Capitoli XXI dei Fioretti di S. Francesco
Al tempo che santo Francesco dimorava nella città di Agobbio apparì un lupo grandissimo, terribile e feroce, il quale non solamente divorava gli animali ma eziandio gli uomini.
I cittadini terrorizzati non osavano più uscire di casa. Ma Francesco si recò proprio dove si trovava l'animale, fece il segno della croce e lo chiamò: "Vieni qui, frate lupo, io ti comando dalla parte di Cristo che tu non facci male né a me né a persona".
Subito il lupo venne mansuetamente come agnello e si sdraiò ai piedi del santo
E poi il detto lupo vivette due anni in Agobbio, ed entravasi dimesticamente per le case a uscio a uscio, sanza fare male a persona
La Lupa
La storia di Romolo e Remo non mi pare sia necessario raccontarla.
Nel 1808 moriva di rabbia, a cinque anni, il cane terranova di George Byron, che aveva nome Batswain cioè Nostromo. Il poeta fece erigere un monumento a sua memoria nell'Abbazia di Newstead, con questo epitaffio:
Near this Spot are deposited the Remains of one who possessed Beauty without Vanity, Strength without Insolence, Courage without Ferocity, and all the virtues of Man without his Vices
[Qui sono sepolti i resti di chi possedeva bellezza senza vanità forza senza insolenza coraggio senza ferocia e tutte le virtù dell'uomo senza i suoi vizi]
Lo zar Pietro I il Grande dormiva con il proprio levriero italiano, Lisette, senza la quale erano incubi.
Quando Boristene, il prediletto cavallo da caccia dell'imperatore Adriano, morì gli fu eretto un sepolcro con una colonna su cui era incisa un'iscrizione di lode.
Sarebbe troppo lungo raccontare la storia di tutti gli animali con cui ebbe a che fare Eracle durante le sue famose fatiche.
Si possono però elencare: Il Leone Nemeo, la Cerva di Cerinea, il Cinghiale di Erimanto, gli Uccelli Stinfali, il Toro di Creta, le Cavalle di Diomede, i buoi di Gerione e, ultimo, il cane Cerbero.
Poverino, e pensare che già in culla aveva dovuto strozzare due serpenti!
Paul Klee, il pittore svizzero morto nel 1940, amava moltissimo e gatti e ne ebbe tre.
L'ultimo fu Bimbo, rappresentato in questa tela con il titolo Il gatto cosmico.
Era un gatto d'angora bianco e visse con lui gli ultimi dieci anni della sua vita.
Ernest Hemingway teneva in casa molti gatti, tutti polidattili. La polidattilia è una malformazione che colpisce anche l'uomo, quando nasce con sei dita nelle mani o nei piedi.
Il cardinale Richelieu, 17° secolo, primo ministro di Luigi 13°, aveva dozzine di gatti. Aveva fatto costruire a Versailles un padiglione apposta per loro e li ricordò tutti con un lascito nel suo testamento.
Se si va ad Arquà a visitare la casa dove abitò e dove morì nel 1374 Francesco Petrarca si potrà vedere oltre al suo scrittoio e vari oggetti personali anche la sua gatta impagliata.
Si racconta che il grande poeta abbia amato questa gatta forse più di Laura....
Qui vediamo Petrarca allo scrittoio con la gatta acciambellata davanti a lui
Nella sua fattoria nel Connecticut lo scrittore americano Mark Twain aveva undici gatti. E scrisse: 'Io non so resistere a un gatto, specialmente se fa le fusa'. E 'il gatto è la cosa più pulita, più furba e più intelligente che esiste, a parte la ragazza che si ama, ovviamente'.
San Rocco era un giovane francese, vissuto alla fine del 1200. Venuto in Italia pellegrino verso Roma, fu fermato da una pestilenza. Egli si prodigò moltissimo a curare i malati. Fu colpito lui stesso dal morbo e si ritirò in eremitaggio. E qui entra in scena il cane, che apparteneva ad un signore di nome Gottardo. L'animale ogni giorno veniva a trovarlo, gli portava una fetta di pane e restava a tenergli compagnia.
Olimpiade, la sposa di Filippo II di Macedonia, era dedita al culto segreto di Dioniso. Lo storico Plutarco racconta che teneva nella sua camera dei grossi serpenti con cui dormiva. Chissà se il piccolo Alessandro (futuro Magno) aveva paura quando andava a trovarla? Era il 360 a.C.
Così Michelangelo immagina Cleopatra al momento del morso dell'aspide, il cobra egiziano.
Era il 12 agosto del 30 a.C.
La bella regina aveva trentanove anni.
Edgar Allan Poe aveva una gatta nera, Catarina. Lo scrittore sosteneva che questo animale fosse così intelligente da riuscire ad aprire la porta da sola, saltando sulla maniglia e abbassandola con una zampata.
Catarina ispirò, nel 1843, il racconto The Black Cat.
Questi sono Oscar e Tiffany, alcuni dei numerosi gatti di Freddie Mercury a cui il cantante dedicò il suo primo disco.
Quando era in tournée telefonava a casa e voleva parlare con tutti, qualcuno doveva accostar loro la cornetta all'orecchio perchè potessero sentire la sua voce. Quando nascevano i piccoli, dormivano nel suo letto. E a Natale non mancavano regali anche per loro.
Laika era una bastardina di tre anni e il suo nome in russo vuol dire quella che abbaia. L'avevano presa randagia da una strada e i russi l'avevano addestrata per il volo spaziale.
Fu il primo essere vivente a entrare in orbita.
Era il 3 novembre 1957.
Nel 1971 Elizabeth Taylor e Richard Burton affittarono uno yacht sul Tamigi per un lungo soggiorno in Inghilterra.
Evitarono così di sottoporre i loro cani alla quarantena.
Bubbles, cioè Bollicine, era il nome dello scimpanzè che Michael Jackson teneva nel suo ranch. Il cantante sosteneva che il bravo Bubbles si rendesse utile spolverando e lavando i vetri.
Omero ci ha tramandato i nomi dei cavalli di Achille. Uno si chiamava Balio, l'altro Xanto, il figlio del Vento, che ebbe anche per qualche momento il dono della parola.
Isaac Van Hamburg fu il primo a potersi vantare di poter mettere la testa nelle fauci di un leone. Era domatore e istruttore di felini.
La regina Vittoria, sua ammiratrice, incaricò un pittore di fargli questo ritratto.
Un bisonte di 20.000 anni fa. E' una pittura rupestre nelle grotte di Altamira, in Spagna.
Non possiamo avere il ritratto o la foto dell'autore, ma il nostro antenato ha lasciato la firma in mezzo alle gazzelle.
Dolly venne definita la pecora più famosa del mondo.
Fu infatti il primo mammifero clonato con successo da una cellula somatica adulta. E questo avvenne al Roslin Institute a Edimburgo.
Era nata nell'estate del 1996 da tre diverse madri: una aveva fornito l'ovulo, la seconda il DNA e la terza aveva portato a termine l'embrione.
Aveva trent'anni, alla fine di agosto del 1947, quando un toro lo incornò mortalmente nella Plaza de Toros di Linares.
Spirò nella notte, dopo alcune ore di agonia.
Lui, forse il più grande torero mai esistito, si chiamava Manuel Rodriguez Sanchez, noto come Manolete.
Il toro si chiamava Miura.
La danza del toro nell'antica Creta. Uno sport, o più probabilmente un rito religioso.
Questo affresco lo possiamo vedere nel Palazzo di Cnosso
I giovani, sia i maschi che le ragazze. afferravano l'animale per le corna e volteggiavano sul dorso.
Salvador Dalì da bambino aveva come pet un pipistrello e poi un formichiere. Qui lo vediamo, siamo intorno al 1950, con Babou.
L'ocelot lo seguiva anche al ristorante. Una sera una signora vedendolo si mise a urlare. Lui si presentò sorridendo. 'Sono Salvador Dalì, il pittore, questo è solo un grosso gattone che io stesso ho dipinto per farlo sembrare op-art.'
La maggior parte degli antropologi ritiene che il primo animale addomesticato dall'uomo circa 20.000 anni fa sia stato un antenato del lupo che hanno chiamato Tomarctus, dall'aspetto fra il lupo stesso e la volpe.
La Bibbia racconta:
Verso la metà del VI secolo a.C. il giovane ebreo Daniele, portato prigioniero a Babilonia, si fa apprezzare dal re interpretando i suoi sogni. I ministri, gelosi, lo accusano di voler adorare solo il suo Dio e non il re.
Viene perciò gettato nella fossa dei leoni.
Il giorno dopo il re vede che Daniele è vivo e senza ferite, lo libera e fa mettere nella fossa i ministri che lo avevano accusato insieme alle loro mogli e i figli.
I graffiti rupestri di Alta, Norvegia del nord, 4000 a.C.
Gli animali sono addomesticati e sono stati costruiti dei recinti in cui tenerli.
Questi sono degli schizzi di Raffaello.
Era il 1514 e il re del Portogallo in occasione dell'incoronazione di papa Leone X inviò a Roma un elefante. Un regalo piuttosto voluminoso!
Si chiamava Hanno, o Annone, era intelligente e capiva gli ordini sia in lingua indiana che portoghese.
Il papa gli si affezionò molto e quando il bestione morì, scrisse addirittura una poesia in suo ricordo.
John F. Kennedy insieme alla moglie e i figli e con Charlie, un regalo del nonno
Pushinka con i suoi cuccioli, regalo del premier russo Krushev
Clipper un pastore tedesco dono di un ammiratore
Alcuni record mondiali
Giant George, un danese di quattro anni che vive in Arizona, è alto 1 metro e 10 dalla zampa alla spalla e pesa 116 chili
In questa foto abbiamo Elwood che è arrivato primo nel 2007 al concorso del cane più brutto del mondo.
Non sarà bello, ma è simpatico.
Mr. Jeffries è il nome di questo bassotto inglese che detiene il record delle orecchie più lunghe, 29.2 cm
Lucy è il cane più piccolo del mondo. È lunga 15 cm, pesa 1.100 grammi e abita nel New Jersey
Questa è Caterina d'Aragona, la prima delle sei mogli di Enrico VIII. Non conosciamo il nome della sua scimmietta.
Sappiamo però che a quei tempi le dame tenevano volentieri un piccolo animale in grembo perché si prendesse tutte le pulci, liberandone la padrona.
Questa invece è la ballerina Josephine Baker, la Venere Nera delle Folies Bergères.
Erano gli anni intorno al 1930. Il suo gattopardo Chiquita l'accompagnava nelle passeggiate lungo la Senna.
Josephine fece scandalo ai suoi tempi perchè danzava nuda con un gonnellino di banane intorno ai fianchi.
Sul palcoscenico accanto a lei molto spesso appariva Chiquita con un collare tempestato di diamanti.
La marchesa di Pompadour, la famosa amante di Luigi XV, adorava la sua Mimi Papillon, al punto da chiamare a corte l'incisore Fessard con l'incarico di disegnarla e farne poi delle stampe.
Alcuni record mondiali
Il gatto più longevo di cui si ha notizia si chiamava Creme Puff, una femmina, viveva nel Texas. Morì nel 2005 a 34 anni di età.
Il gatto più alto (o lungo?) ha nome Scarlett
Quasi 50 cm dalla spalla al piede
Questo è Blackie, il gatto più ricco del mondo. Ha ereditato nove milioni di sterline.
La finlandese Missi detiene il record dei baffi più lunghi: 19 cm.
Animali entrati nel Vangelo per errore
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli
In realtà Gesù disse kamilos, cioè grossa fune. Il traduttore greco del passo lesse invece kamelos
Una vocale di differenza
Lo stesso per il bue e l'asinello, ma qui si tratta di un accento
Gesù non nacque tra due animali, ma tra due epoche (prima di lui, dopo di lui)
Nella versione greca era scritto: en to zòon, fra due epoche. Il traduttore pensò fosse en to zoòn, cioè fra due animali
Invece, trentatre anni più tardi, si trattava veramente di un asino.....
Quando si avvicinarono a Gerusalemme, Gesù disse a due dei suoi discepoli : 'Entrate nel villaggio e subito troverete un asinello legato, sul quale nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo'.
Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta, fuori sulla strada, lo sciolsero e lo condussero da Gesù. Vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò sopra. E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle fronde, che avevano tagliate dai campi. Quelli poi che andavano innanzi, e quelli che venivano dietro gridavano: 'Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!'
Adolf Hitler aveva una amatissima cagna di nome Blondi. Le permetteva di dormire accanto al suo letto.
In aprile del 1945 nacquero cinque cuccioli.
Il 30 aprile Hitler si suicidò nel bunker. Quando i soldati dell'Armata Rossa entrarono, trovarono il corpo del dittatore, quello di Blondi e di un cucciolo.
Non si seppe mai che sorte abbiano avuto gli altri quattro.
(notare la svastica sul bracciolo della poltrona di vimini!)
Gli Stati uniti ebbero due presidenti Roosevelt, ambedue amanti degli animali.
Theodore Roosevelt ne ebbe ventitre, fra cui orsi, pappagalli, una zebra, alcuni serpenti e perfino un gallo con una zampa sola.
Franklin Delano Roosevelt è l'unico presidente americano (e forse unico personaggio al mondo) cui fu eretto un monumento insieme al suo cane. Si chiamava Fala.
Questo è Simon, l'unico gatto ad aver meritato la medaglia PDSA al valor militare.
Gli altri animali furono cavalli, cani e piccioni viaggiatori.
Simon nel 1948 si trovava, come gatto di bordo, sulla nave Amethyst durante la guerra civile in Cina. La nave si era arenata, i soccorsi tardavano.
Simon evitò che l'equipaggio morisse di fame uccidendo centinaia di topi che, senza il suo intervento, avrebbero divorato le vettovaglie.
Storia di una delfina
Winter venne trovata nel dicembre 2005 su una spiaggia della Florida da un pescatore. Era una cucciola di soli 3 mesi. Aveva la coda impigliata nelle funi di una trappola per granchi che le avevano bloccato la circolazione sanguigna.
Sfinita, strangolata dalle corde, era tra la vita e la morte. Le dovettero tagliare la coda.
Grazie a cure assidue e ad una invenzione ad alta tecnologia, Winter si è ripresa e ora vive e nuota felice in un acquario.
Da questa bella storia è stato tratto un film.
Il pescatore che trova Winter chiede aiuto ad un bambino che passa di lì in bici per andare a scuola. Da qui nasce una grande amicizia fra il bambino e l'animale.....
William Wegman è stato uno dei più grandi fotografi dello scorso secolo. Qui lo vediamo con il suo amato cane Man Ray (nome di un altro famoso fotografo).
Ecco alcune delle numerosissime foto prese al cane dal suo padrone.
Ed è con questa divertente carrellata che diciamo
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