Viaggio non fatto con il cammello, ma con l'aereo e il pullman, giugno 2000
SAMARCANDA, lungo la Via della Seta
Abbiamo già visitato altre città dell'Uzbekistan, fra cui Khiva e Bukhara, e arriviamo a Samarcanda da sud est
Terra rossa, poche abitazioni
A due chilometri dall'odierna città si trova il sito dell'antica Samarcanda
Essa fu fondata nel V secolo a.C., si chiamava Maracanda ed era famosa per la sua bellezza
Quando Alessandro Magno ci arrivò, nel 329 a.C., la città era la capitale della Sogdiana. L'aveva sentita decantare ma lo stesso esclamò: 'E' più bella di quanto mi aspettassi'
Questo non gli impedì di espugnarla
Qui c'era la villa a due piani di un ricco proprietario terriero. Durante gli scavi, nel salone della villa è stato trovato un grande affresco del VI secolo d.C., ora al museo
Tutto ciò che vediamo oggi di magnifico a Samarcanda è opera di Tamerlano, che ne fece la sua capitale nel 1370 e del suo illuminato nipote Ulugh-bek
La foto non fa giustizia, non rende la grandiosità e la bellezza di questa piazza, che è uno dei monumenti più straordinari che io abbia visto. Hanno anche avuto il cattivo gusto di montare scalinate di ferro ora arrugginito con sedili per un teatro all'aperto
Gli edifici sono tre medresse, scuole coraniche e accademie, costruite fra il 1400 e il 1600
Nella medressa di sinistra, la più antica, terminata nel 1420, si insegnava teologia, astronomia e filosofia. E matematica, insegnata proprio dal nipote di Tamerlano Ulugh-bek
Qui studiavano un centinaio di giovani
La medressa al centro è rivestita d'oro
La medressa di destra risale all'inizio del '600. Sulla facciata si vedono due tigri. Eccezione alla legge islamica che non permette di rappresentare esseri viventi
TAMERLANO
Qualche notizia su questo crudele e affascinante personaggio. Si chiamava Timur-e Lang, cioè Timur lo Zoppo
Capo di una tribù mongola, riuscì a ricostituire l'impero di Gengis Khan dalla Persia all'India
Nel 1950 venne fatta una ricognizione alle sue ossa e trovarono che veramente l'anca era stata ferita. Trovarono anche che gli mancavano due dita
Queste pietre furono usate personalmente da Tamerlano
La vasca per le abluzioni e la base del suo trono
Morì molto lontano dalla sua capitale mentre col suo esercito era in marcia a conquistare la Cina
Era il novembre del 1405. Misero il suo corpo in questa bara e attraverso strade ghiacciate, neve dappertutto e passi montani chiusi riuscirono a portarlo a Samarcanda
Questo è il suo sarcofago, su cui è scritto:
'Qui giace il glorioso, il clemente signore, il magnifico combattente, Tamerlano conquistatore della terra'
Questo è il Mausoleo del Principe, fatto costruire da lui stesso, dove ora si trova il sarcofago
Successore di Tamerlano fu Ulugh-bek, il figlio di suo figlio
Egli fu un personaggio diversissimo, ci è sufficiente leggere questo suo pensiero per capirlo
Le religioni si diradano come le nebbie, i regni spariscono, ma le vie della scienza sono eterne e infinite
Usando un enorme astrolabio di marmo egli scoprì duecento stelle fino ad allora sconosciute e a svolgere calcoli accuratissimi sulla durata dell'anno
Questo è ciò che rimane dell'osservatorio astronomico da lui costruto
Accadde però questo. Il figlio di Ulugh-bek, giovane ambizioso, voleva il trono e si accordò con le autorità religiose che non vedevano di buon occhio un sovrano più interessato alla scienza che al Corano. Aveva cinquantasei anni Ulugh-bek quando venne ucciso.
A Samarcanda, oggi
Questa sono io con un vecchietto uzbeko
Lasciamo Samarcanda e proseguiamo sulla Via della Seta
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